Da tempo percepivano retribuzioni da strutture private, così l’Asl Napoli 2 Nord ha invalidato il contratto di lavoro a  tre medici di famiglia e un medico della medicina dei servizi.

Come riporta il Mattino, a seguito dei consueti controlli effettuati dal Servizio ispettivo amministrativo dell’Asl su un campione casuale del 5 % dei dipendenti e dei professionisti convenzionati, è emerso che i professionisti avevano percepito compensi da strutture sanitarie private, violando così ciò che era previsto dal contratto di lavoro.

Successivamente, l’istruttoria era proseguita chiedendo chiarimenti direttamente ai professionisti coinvolti. Stando ai dati emersi, uno dei quattro medici aveva percepito oltre 45mila euro da tre diverse strutture convenzionate col Sistema sanitario regionale. Nel dicembre scorso il Collegio arbitrale regionale – incaricato a valutare le inadempienze contrattuali dei medici di Medicina generale e dei medici della Medicina dei servizi – ha deliberato in tutti e quattro i casi “l’applicazione della pena di cui al comma 5, art. 17 che prevede la cessazione del rapporto convenzionale”. Nei giorni scorsi l’Asl Napoli 2 Nord ha preso atto di quanto deciso dal Collegio arbitrale e ha messo fine ai rapporti di lavoro coi quattro medici oggetto di ispezione.

 

 

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