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Poco più di 4 euro all’ora e paga decurtata se l’operaio si tratteneva troppo in bagno. E’ il quadro di sfruttamento che emerge dalle indagini condotte dai carabinieri del reparto Tutela Agroalimentare di Salerno. A finire nei guai due imprenditori – A.P.M.T. e A.D.M. – soci di un’industria conserviera dell’agro nocerino sarnese. Per loro il giudice ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari e un divieto di dimora.

Paghe misere e tagli allo stipendio se si attardi al wc: due imprenditori nei guai

L’inchiesta nasce a seguito del sequestro, avvenuto il 26 maggio 2021, di ben 800 tonnellate di concentrato di pomodoro egiziano contenenti pesticidi oltre il consentito, in parte già venduto e spacciato per un prodotto italiano. Da quell’indagine è nato un nuovo filone che ha portato a ricostruire le condizioni di lavoro in cui operavano i dipendenti dell’azienda. Gli operai venivano sottoposti a turni massacranti, anche di 43 ore continuative. Gli venivano inoltre corrisposte paghe misere: circa 4,35 euro per ciascuna ora di lavoro.

Ma gli investigatori hanno appurato altri elementi relativi allo sfruttamento dei lavoratori: la paga – già di per sé irrisoria – veniva decurtata o addirittura cancellata se ritenevano che il tempo di permanenza al wc fosse superiore al consentito. Per questo i carabinieri hanno eseguito anche anche un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di quasi 980mila euro che, secondo gli inquirenti, corrisponderebbe ai costi d’impresa risparmiati illegalmente attraverso le presunte condotte illecite.

Multe per quasi 300mila euro

Alla luce del quadro emerso, la direzione provinciale dell’INPS ha inoltre comminato sanzioni amministrative, per 275.600 euro. Tra i lavoratori, che venivano tenuti sotto controllo anche attraverso i sistemi di videosorveglianza, figurano sia stranieri che italiani.

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