Morto il superboss di camorra di Giugliano Francesco Mallardo, detto “Ciccio ‘e Carlantonio”. L’uomo, 74 anni, assistito dall’avvocato Giampaolo Schettino, era malato da tempo. Il decesso, la cui notizia è stata data da Internapoli, è avvenuto questa mattina. Era detenuto in regime di 41 bis a Parma ma negli ultimi giorni era strato trasferito in un hospice, una clinica sanitaria per malati terminali.
Camorra, morto il superboss Francesco Mallardo: aveva 74 anni
Mallardo era considerato uno dei tre pilastri dell’Alleanza di Secondigliano che domina l’area nord di Napoli insieme al clan Contini e al clan Licciardi. Dopo gli inizi nel mondo del contrabbando di sigarette, con il fratello Giuseppe e il cugino Feliciano, detto ‘o sfregiato’, formarono un triumvirato che prima sfidò e poi sconfisse il clan Maisto egemone a Giugliano negli anni ’80. Da lì l’ascesa al potere.

Ciccio compare nel primo rapporto dei carabinieri nell’aprile dell’82, con l’iniziale elenco di affiliati alla Nuova Famiglia (il cartello nato per contrastare la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo). Alla fine della guerra vinta contro i cutoliani, Francesco crea un cartello di camorra con Gennaro Licciardi e Eduardo Contini: nasce così l’Alleanza di Secondigliano, che conquista gran parte della provincia a nord di Napoli e diversi quartieri della zona occidentale del capoluogo (Secondigliano, Vasto, Arenaccia, Poggioreale). I tre diventano anche cognati sposando tre sorelle Aieta (la quarta va in sposa al luogotenente di Contini, Patrizio Bosti).
Risale al 1992 il suo primo arresto nella mansarda di una palazzina del Parco Nuovo Mondo, in via Campopannone a Giugliano. Nel ‘99 ci fu la prima evasione dall’ospedale di Giugliano, dove era ricoverato per un infarto che lo aveva colpito nel carcere di massima sicurezza di Parma. Inserito tra i trenta più pericolosi ricercati dalla Direzione centrale della polizia criminale, dopo un anno di latitanza, il 14 aprile 2000, Francesco Mallardo viene nuovamente arrestato in un casolare di campagna mentre è a tavola con altri 12 esponenti dell’Alleanza di Secondigliano.