Beni per un valore complessivo di tre milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ad Antonio Giugliano, conosciuto negli ambienti criminali come ‘O savariello, figura di spicco della camorra dell’area vesuviana e già luogotenente del clan Fabbrocino.
Camorra, confiscati beni per 3 milioni a ex luogotenente del clan Fabbrocino
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta avanzata dal direttore della DIA nel 2012 e attualizzata fino al 2022 dal Centro Operativo partenopeo, colpisce un patrimonio riconducibile a Giugliano costituito da tredici orologi di pregio, immobili e terreni situati tra Striano, Terzigno e Poggiomarino, nonché quote e beni aziendali di un’impresa operante nella somministrazione di alimenti e bevande.
La misura patrimoniale fa seguito al sequestro avvenuto nei primi mesi del 2023 e rappresenta l’esito di un lungo percorso investigativo che ha ricostruito il ruolo di Giugliano nel tessuto criminale della provincia di Napoli, a partire dagli anni ’90.
Il destinatario della confisca vanta numerosi precedenti penali e di polizia: associazione di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, lesioni personali, rapina e detenzione illegale di armi da fuoco. Storicamente contrapposto al clan rivale capeggiato da Rosario Giugliano, detto ‘o minorenne, Antonio Giugliano è ritenuto un esponente apicale nella gerarchia malavitosa dell’area di Poggiomarino.
