“Il governo regionale, con la complicità dei 5 stelle, ha aumentato le tasse. Se c’è una riduzione noi la votiamo, ma è da ipocriti aumentare le tasse e poi toglierne una somma due settimane dopo”. Così Stefano Caldoro, capo dell’opposizione in consiglio regionale della Campania, intervenuto oggi a Campania Oggi, in onda su Tele Club Italia.

Di recente, in consiglio regionale è stata approvata una legge per sostenere le famiglie numerose e in difficoltà economica, attuando una serie detrazioni fiscali a coloro che hanno figli a carico.

Secondo Caldoro si tratta di un vero e proprio “paradosso”, in quanto le tasse “non andavano aumentate. Il governo Draghi ha  fatto una scelta contraria: abbassiamo le bollette a tutti gli italiani, tranne a chi ha dei redditi alti. Ma una riduzione dell’Irpef c’è stata. Perché la Regione Campania fa un’azione così violenta? L’importo complessivo dell’aumento delle tasse per i campani è di 100 milioni di euro, con questa manovra hanno tolto forse qualche milione di euro, toccando parzialmente le famiglie in difficoltà”, ha dichiarato il forzista.

Don Patriciello, Caldoro: “Massima solidarietà”

L’ex governatore campano si è soffermato anche sulla vicenda di don Patriciello, il prete simbolo della lotta contro la Terra dei Fuochi e della camorra cui è stata affidata la scorta, dopo la bomba esplosa dinanzi al cancello di ingresso della sua chiesa a Caivano.

“È una criminalità che continua ad essere molto potente, anche se ha avuto colpi durissimi da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. Grande solidarietà a tutti quelli che vengono colpiti, a partire da don Patriciello”, ha aggiunto il consigliere regionale azzurro.

“Sono stato il primo politico, in qualità di presidente di Regione, ad andare in parrocchia da lui durante la Terra dei fuochi. Allora varammo il primo decreto-legge, assieme al Governo, con il quale affrontammo il primo piano di interventi. La facemmo confrontandoci anche con i sindaci della zona, nominando subito il primo commissario per l’emergenza. Per un periodo ci si è dimenticati della Terra dei Fuochi, ora vedo che si è tornati sul tema ed è bene farlo”, ha dichiarato Caldoro.

Ora, secondo il capo dell’opposizione in consiglio regionale della Campania, bisogna “fare misure concrete. Pensavano con i droni di risolvere il problema invece bisogna intervenire sul territorio con investimenti, conoscenze e risorse”.

Leonardo, Caldoro: “In Regione c’è silenzio assordante”

In merito alla vicenda della Leonardo, l’azienda presente in zona Asi che intende trasferirsi a Bacoli per ottimizzare gli stabilimenti, il forzista campano ha commentato: “Un’azienda, questo vale per Leonardo, può decidere delle loro politiche industriale. Questo è legittimo. Lo è molto meno quando la politica non fa il suo mestiere e abbandonano i territori al loro destino. La Regione è in un silenzio assordante, quando succedono le cose ogni tanto protesta. Questi problemi vanno anticipati, bisogna capire cosa succede e incontrare i vertici aziendali e i sindacati prima che arrivi la notizia. Questo lavoro purtroppo non c’è stato. Non dobbiamo prendercela con Leonardo che fa i suoi interessi industriali, il problema è la politica che avrebbe dovuto difendere il suo territorio”.

Recentemente il consigliere regionale Giovanni Porcelli ha proposto di far entrare la zona Asi nelle zone cosiddette “Zes” della Campania nel tentativo di rilanciare l’area industriale di Giugliano. Secondo Caldoro, Porcelli “dovrebbe chiedere al suo Presidente e alla giunta regionale che cosa hanno fatto fino ad ora e di cosa si sono occupati”.

“Vedo che si occupano di tutto: del teatro San Carlo, di minacce e di terzo mandato. Si perdono la questione dei posti di lavoro, arrivando in ritardo sul problema. Questo consigliere regionale  – ha aggiunto – sta in maggioranza, ha il dovere di domandare al suo Presidente: cosa avete fatto fino ad oggi?”, ha concluso.

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