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Sono indagati per la morte del figlioletto di 4 anni. I genitori di Brian Puccio, il bambino morto annegato ieri nelle acque di Termini Imerese, in provincia di Palermo, dovranno rispondere di omicidio colposo.

Bimbo di 4 anni morto annegato mentre gioca in mare: indagati i genitori

Ai genitori del piccolo è stato notificato un avviso di garanzia. Si tratta di un atto dovuto per le indagini per consentire la nomina di periti di parte e dell’avvocato difensore per l’esecuzione dell’autopsia sul cadavere del minore che si terrà il 6 giugno prossimo.

Dalle risultanze dell’esame autoptico sarà possibile stabilire l’esatta causa del decesso. Gli investigatori vogliono escludere l’ipotesi del malore. Il bimbo infatti sarebbe morto annegato mentre giocava in acqua con alcuni coetanei, presumibilmente durante un momento di distrazione dei genitori.

La dinamica dell’incidente

E’ la festa della Repubblica. La famiglia di Brian, residente nel quartiere Brancaccio di Palermo, si reca in spiaggia nella zona industriale di Termini Imerese, dove vige da anni il divieto di balneazione. Il piccolo sta giocando in acqua con gli amichetti quando, per cause da accertare, finisce sott’acqua. I bambini che sono con lui cominciano ad urlare: lo vedono a testa in giù, il corpicino galleggia esanime senza dare segni di vita. Un bagnante si tuffa in acqua e lo trascina a riva.

Parte la corsa verso l’ospedale Cimino di Termini Imerese. Qui i sanitari eseguono diverse manovre disperate per rianimare Brian ma il minore non ce la fa. Il cuoricino del bambino ha già smesso di battere da un pezzo. La notizia piomba come un macigno su amici e parenti che affollano la sala d’aspetto del nosocomio. Scene di disperazione, urla e pianti per una tragedia che non ha ancora una spiegazione.

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