Blitz a Caivano, chi sono i 9 fermati per corruzione ed estorsione

Il blitz di questa mattina a Caivano, già finita sotto ai riflettori per le cuginette del Parco Verde vittime di ripetuti abusi, si è concluso con l’arresto di 9 persone accusate di associazione mafiosa. In manette anche ex politici della passata amministrazione.

Blitz a Caivano, chi sono i 9 fermati per corruzione ed estorsione

Tra i nove arrestasti figura infatti  l’ex assessore ai lavori pubblici del Comune, Carmine Peluso, Giovanbattista Alibrico, ex consigliere di maggioranza, e Armando Falco, che l’ordinanza identifica come segretario cittadino del partito di Matteo Renzi e parente dell’ex sindaco di centrosinistra Enzo Falco.

Oltre alla classe politica, manette ai polsi anche per Antonio Angelino, esponente dell’omonimo clan operante sul territorio; Giovanni Cipolletti, Massimiliano Volpicelli, Martino Pezzella, Raffaele Bervicato, Raffaele Lionello, Domenico Galdiero. Avrebbero avvicinato imprenditori aggiudicatari di lavori pubblici del Comune di Caivano per riscuotere somme da consegnare al clan mentre una parte del denaro veniva intascata direttamente da loro.

Patto camorra-politica

Le indagini sono partite nell’agosto di due anni fa. Angelino, Cipolletti e Volpicelli, si legge nel provvedimento della Procura, oltre a essere artefici delle estorsioni, avevano instaurato un “inquietante “sistema” di gestione camorristica dell’attività amministrativa del Comune di Caivano, ben collaudato e radicato nel tempo”, dove i politici facevano da intermediari per intascare le somme guadagnate con le estorsioni. Un “sistema” basato sul condizionamento degli affidamenti di lavori pubblici, e fondato su episodi corruttivi, che vedevano protagonisti il dirigente del settore Lavori pubblici Zampella, insieme a Peluso, Alibrico, tecnici privati ed esponenti politici come Armando Falco.

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