Riparte lunedì 27 ottobre il servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi della primaria di Aversa. La decisione è stata ufficializzata ieri mattina, nel corso di una riunione che si è tenuta al Comune alle 12, alla presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Tirozzi, del dirigente del settore Giovanni Gangi, della responsabile della ditta Ristori (con sede a Sant’Antimo), dei dirigenti scolastici del Terzo e Quarto Circolo, dei docenti e dei genitori membri delle Commissioni Mensa.
Aversa, mensa al via il 27: oggi la scadenza per iscrivere i bambini. Ticket invariato e ok al lunch box
Il via libera alla ripartenza è arrivato dopo il parere positivo dell’Asl, che ha però chiesto all’amministrazione comunale di produrre una SCIA, ossia un’autorizzazione formale che certifichi l’idoneità dei locali mensa anche per il consumo del pasto domestico. La documentazione relativa a quest’ultimo aspetto è stata presentata già ieri dal dirigente del Comune, mentre per il pasto caldo la SCIA sarà richiesta direttamente dalla ditta appaltatrice. Potranno accedere alla mensa soltanto i bambini iscritti al portale Telemoney entro oggi, 24 ottobre, alle ore 12. Le domande inviate oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Il pasto sarà servito in lunch box di alluminio sigillato ermeticamente, corredato da una bottiglietta d’acqua. Non è previsto lo scodellamento, poiché la ditta non dispone delle attrezzature necessarie e, in un arco di tempo così ristretto, stando a quanto emerso anche dall’ultimo incontro con i genitori, non è stato possibile individuare un operatore in grado di garantire questo tipo di servizio. Per quanto riguarda il menù, potrebbero esserci alcune variazioni: alcuni alimenti infatti non garantiscono una buona tenuta nel contenitore, ma in linea generale sarà rispettato quanto previsto dal piano alimentare approvato.

Per questi mesi, fino a dicembre, il costo del ticket resta invariato a 3,90 euro a pasto, anche per i non residenti nel comune normanno. Le tariffe variano in base all’ISEE: chi ha un reddito inferiore a 1500 euro è esentato dal pagamento. Anche le famiglie con quattro figli a carico, indipendentemente dal valore ISEE, sono esenti. Le altre fasce prevedono contributi che vanno da 1,70 euro a 3,90 euro per il primo figlio, con riduzioni del 30% per il secondo e del 40% per il terzo.
Da gennaio, con la nuova gara d’appalto che individuerà la ditta aggiudicataria del servizio, il costo del pasto potrebbe aumentare di qualche centesimo. L’obiettivo, in ogni caso, è estendere la refezione a tutti i bambini, dall’infanzia fino a tutte le classi della primaria






