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Le telecamere dei carabinieri hanno ripreso anche le consegna delle bustarelle, dai 500 euro ai 2mila euro per velocizzare o alterare pratiche edilizie. L’inchiesta dalla procura di Napoli Nord ieri ha fatto scattare 8 arresti per l’affare costruzioni nel comune di Aversa. Complessivamente sono 13 gli indagati.

Aversa, mazzette al comune per pratiche edilizie: agli arresti pure dirigente Serpico e gli imprenditore Cecere

Tra i destinatari della misura cautelare ai domiciliari, ci sono imprenditori come il commercialista Alfonso Cecere, suo figlio Yari (nella foto a destra), noto per essere stato inserito da Forbes nella classifica dei 100 giovani leader italiani under 30, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Raffaele Serpico (nella foto a sinistra), e un geometra all’epoca dei fatti impiegato presso il settore edilizia privata dell’ente normanno, oltre a tecnici privati. Gli altri destinatari dei provvedimenti restrittivi sono Raffaele Truosuolo, Donatello Diana, Alfonso Pisanelli e Anna Cavaliere.

I fari degli inquirenti si sono accessi su rilascio e gestione di permessi a costruire per la realizzazione di complessi residenziali. Tre casi in particolare a partire dal gennaio 2022. Già sottoposti a sequestro nei mesi scorsi 19 appartamenti in via Guitmondo ad Aversa.

Permessi illegittimi

Per l’accusa, grazie a rapporti tra tecnici esterni e comunali, gli imprenditori avrebbero superato vari ostacoli per ottenere titoli utili alla realizzazione di immobili, arrivando anche a far sparire atti dalla casa comunale. Alcuni complessi edilizi sarebbero stati realizzati sulla base di permessi illegittimi, in assenza di una preventiva lottizzazione, attraverso demolizioni-ricostruzioni che però avrebbero superato i volumi consentiti.

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