Aversa, furto in Comune: cassaforte forzata con fiamma ossidrica dai malviventi

Un furto di 150 euro è stato commesso, pochi giorni fa, nel Comune di Aversa. Un bottino magro per chi, nonostante la fatica, si è introdotto nel Municipio. L’ipotesi è che gli autori siano stati più vandali che ladri, con l’incursione avvenuta fra sabato e domenica scorsa nella casa comunale.

Aversa, furto in Comune: cassaforte forzata dai malviventi

Come riprota Il Mattino, sembra che stessero cercando qualcosa di specifico, ma è probabile che il colpo sia semplicemente fallito, nonostante i balordi abbiano aperto un foro nell’ufficio contratti al terzo piano, per raggiungere la stanza che ospita l’economato.

Qui non solo l’accesso all’ufficio è stato forzato, ma anche la cassaforte presente all’interno con l’ausilio di una fiamma ossidrica. All’interno, i ladri hanno trovato soltanto 150 euro e, come è emerso, solo documenti datati e giudicati inutili.

Sul caso stanno indagando i carabinieri della locale stazione, guidati dal comandante Silvestro Verde. Sorprendentemente, non vi sono registrazioni di telecamere di sorveglianza presso la casa comunale, un particolare che – presumibilmente – era noto ai malviventi che hanno operato senza prendere particolari precauzioni.

Le ipotesi

Un altro aspetto enigmatico riguarda il metodo utilizzato dai balordi per entrare nel municipio. Tutti gli accessi al piano terra della casa comunale di Aversa risultavano chiusi. Si suppone quindi che i malviventi siano entrati attraverso una finestra nella parte posteriore dell’edificio, forse utilizzando i condotti di scolo per raggiungere i piani superiori. Tuttavia, questa ricostruzione non convince gli investigatori, considerando che i malviventi hanno trasportato con sé una fiamma ossidrica, il cui peso non è trascurabile per chi deve arrampicarsi lungo una parete.

Una volta all’interno, dimostrando di conoscere l’ambiente in cui si trovavano, i delinquenti hanno raggiunto l’ufficio contratti, creando un foro nella parete. Poi avrebbero forzato la porta blindata con la fiamma ossidrica utilizzata anche per aprire la cassaforte e agguantare quei pochi soldi presenti all’interno.

Si tratta solo di ipotesi che, almeno per il momento, sono prive di un qualsiasi riscontro, anche se i carabinieri le stanno verificando nel tentativo di identificare al più presto i malfattori.

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