È stato arrestato nella notte tra l’8 e il 9 maggio a Lima, in Perù, Massimiliano Amato, uno dei primi 100 latitanti da ricercare a livello nazionale. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli.
Arrestato in Perù il narcos Massimiliano Amato: era irreperibile dal 2013
Amato, irreperibile dal 2013, deve scontare una condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, nonché per reati connessi alla detenzione, commercio e importazione di oltre 50 chilogrammi di cocaina sul territorio italiano.
Considerato il braccio destro di Giuseppe Sabatino, capo dell’organizzazione criminale di riferimento, Amato curava i rapporti in Spagna con i fornitori della droga, gestendo le complesse operazioni logistiche per l’importazione in Italia, attraverso trasporti su gomma, via mare e aerei.
La sentenza di condanna era diventata irrevocabile nel 2022, ma Amato era sfuggito alla cattura fin dal 2013, all’indomani della sua scarcerazione durante le indagini preliminari. Le ricerche, coordinate a livello internazionale dalla Procura di Napoli, hanno permesso di localizzarlo grazie ad articolate attività investigative e tecniche. Determinante è stata la cooperazione tra i Carabinieri e il Servizio di cooperazione internazionale della Polizia, che ha consentito di individuarlo nella capitale peruviana. Amato sarà estradato in Italia una volta concluse le procedure previste.