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Area Nord, Porcelli domina il voto. Pelliccia trascina Forza Italia. Eletti Ceparano, Rostan e Ira Fele

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Nell’Area Nord della provincia di Napoli il quadro che emerge dallo scrutinio è quello di una leadership molto chiara: Giovanni Porcelli si conferma come il candidato più votato dell’intera zona, con un risultato costruito su un consenso vasto e distribuito. A Giugliano supera abbondantemente le mille e seicento preferenze, a Villaricca cresce ancora con oltre mille e cinquecento voti, mentre a Mugnano arriva a superare le tremilacinquecento preferenze.

Area Nord, Porcelli domina il voto. Pelliccia trascina Forza Italia. Eletti Ceparano, Rostan e Ira Fele

 

Tre comuni dove la sua presenza politica si consolida ulteriormente e dove il risultato complessivo lo colloca tra i candidati più votati in assoluto in tutta la provincia con oltre ventimila voti.

Molto rilevante anche la prova di Massimo Pelliccia, primo degli azzurri. In Forza Italia, la sua affermazione si appoggia in modo particolare al bacino elettorale di Casalnuovo, dove la sua candidatura ottiene un sostegno largo e strutturato, confermando la continuità della sua presenza amministrativa sul territorio.

Tra gli eletti figura Carlo Ceparano per Alleanza Verdi e Sinistra: la sua candidatura è stata sostenuta da una mobilitazione costante e capillare portata avanti da Francesco Emilio Borrelli, che ha trascinato l’intera lista sull’intero territorio provinciale, assicurando a Ceparano una proiezione che va oltre il perimetro cittadino.

Non riesce invece, almeno allo stato attuale, l’ingresso in consiglio per l’altro esponente santantimese, Armando Cesaro, nonostante la forte visibilità della sua campagna.

Nel centrodestra raggiunge il seggio la melitese Micaela Rostan, candidata della Lega, mentre a Qualiano si afferma con un risultato molto netto Palmira “Ira” Fele, che nella sua città raccoglie un consenso ampio e determinante per la sua elezione ed è la prima di Fdi in provincia di Napoli.

Giugliano, M5S primo partito. Palma si impone in città, Pennacchio cresce ma resta locale

 

A Giugliano, la città più popolosa dell’Area Nord, la mappa del voto viene ridisegnata: il Movimento Cinque Stelle diventa il primo partito, superando il Partito Democratico, che perde il primato anche a Villaricca e a Qualiano, dove la lista A Testa Alta risulta la più votata.

Sul fronte delle preferenze, il nome che svetta in città è quello di Stefano Palma, che raggiunge 1775 voti, diventando il candidato più votato di Giugliano. Nonostante ciò, nel quadro provinciale rimane lontano dalle posizioni utili per l’ingresso in consiglio regionale. Sempre tra i pentastellati, Antonio Joseph Pennacchio ottiene 950 voti, un risultato significativo ma quasi interamente concentrato nella sua città, senza un contributo rilevante negli altri comuni.

Nella lista Fico Presidente, Giovanni Sabatino raccoglie a Giugliano 488 voti, una performance che si distingue localmente ma che non riesce ad avere un peso determinante nella graduatoria provinciale della lista.

Nel centrodestra, per Fratelli d’Italia, Emanuele Maria Bifaro è il più votato in città con 1418 preferenze, confermando una forte presenza territoriale pur senza riuscire a incidere oltre i confini comunali. Sempre in ambito cittadino ottiene un risultato solido anche Giovanni Sabatino (Fico Presidente), che però resta distante dalle soglie utili su scala provinciale.

Tra gli altri candidati competitivi si registrano gli oltre mille voti raccolti da Francesco Mallardo (lista Cirielli Presidente) e da Giovanni Pirozzi (Forza Italia), risultati importanti sul piano comunale ma insufficienti per entrare nei rispettivi schieramenti provinciali.

Molto significativo anche il dato della giovane candidata di Casa Riformista, Federica Maria Visconti, che raggiunge 713 preferenze e si afferma come una delle figure emergenti della competizione cittadina. Nel Partito Democratico i risultati più consistenti sono quelli di Loredana Raia e Giorgio Zinno, che a Giugliano raccolgono rispettivamente 1274 e 1209 voti. Giugliano anche questa volta esclusa la vittoria di Porcelli (metà mugnanese e metà giuglianese) non elegge nessun consigliere regionale.

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