Maggioranza – collegio dei revisori dei conti, siamo allo scontro finale. Una richiesta di avvio di istruttoria sulla regolarità dell’operato del collegio dei revisori dei conti, che lo scorso novembre bocciò il bilancio previsionale redatto dall’assessore Longoni, sarà richiesta da numerosi consiglieri di maggioranza, forse tutti. Il contenuto del documento, che sarà poi inoltrato al segretario generale Brunella Asfaldo, è un vero e proprio atto d’accusa e che si consuma dopo l’ultimo scontro sulla cessione in comodato d’uso all’Arma dei carabinieri della nuova struttura di via Nuvoletta. Dal contenuto dei verbali redatti e sottoscritti dai componenti del collegio si rileverebbero – secondo i promotori dell’iniziativa – pareri e considerazioni che intralciano e ritardano l’azione amministrativa del Comune, andando oltre i limiti delle funzioni revisionali.

Le motivazioni. Ne verrebbe fuori – sempre secondo quanto indicato in un documento che sarebbe prossimo all’uscita – una “palese conflittualità dell’organo di revisione economico-finanziario rispetto sia agli organi di governo che agli organi dell’apparato burocratico e, in tempi recentissimi, anche all’interno dell’organo di revisione stesso”. E qui il riferimento è alle spaccature che si sarebbero consumate tra gli stessi componenti del collegio. “La conflittualità, pur manifestandosi esclusivamente sul piano istituzionale, è andata sempre più amplificandosi fino ad assumere livelli parossistici. La gravità dei ritardi nel rilascio di pareri richiesti risulta ancor più grave ove si pensi che l’attività dell’organo incide non solo sulla continuità dell’azione degli organi di governo, ma sulla stessa gestione economico-finanziaria del Comune”.

Da qui la necessità, manifestata da alcuni consiglieri di maggioranza, di invitare il sindaco a richiedere al segretario generale dell’Ente, ai sensi dell’articolo 97, comma 2 del decreto legislativo 267/2000, di curare un’istruttoria sull’operato del collegio dei revisori dei conti, al fine di “porre i consiglieri in condizione di conoscere se l’azione dello stesso è in linea con quanto contenuto nelle disposizioni normative che disciplinano le funzioni del predetto organo di revisione contabile”.

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