Arriva la risposta della Bauli dopo il caso denunciato da Maria Rosaria Madonna, mamma di Casal di Principe, sul cornetto con “blatta” incorporata. «Non esiste nessuna informazione che permetta di dichiarare la presenza del corpo estraneo sul prodotto integro nella sua confezione originaria», ha detto l’azienda dolciaria. Ma intanto c’è l’indagine dei carabinieri del Nas di Caserta che hanno ritirato il cornetto incriminato e l’hanno sequestrato.

Nessun provvedimento è stato intrapreso dalla Bauli che produce e confeziona i suoi prodotti negli stabilimenti di Castel d’Azzano, Orsago e Romanengo. Anzi, il comunicato dell’azienda è chiaro: «Attualmente, non c’è stato nessun ritiro di prodotto dagli scaffali e non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte degli enti di controllo ufficiale preposti. In generale, però, è giusto evidenziare che la sicurezza del consumatore è una priorità assoluta dell’azienda. Bauli da sempre si prende cura dei propri consumatori». Com’è potuto succedere, allora, che nel prodotto sigillato sia entrato un insetto?

«Ogni anno vengono effettuati da Bauli migliaia e migliaia di controlli tra materie prime e prodotti finiti per attestare che questi ultimi abbiano tutte le carte in regola», continua l’azienda italiana che ha letto, qualche giorno fa, il post su Facebook dell’arrabbiatissima mamma casertana che ha ottenuto oltre 80mila condivisioni. In effetti, però nessun prodotto della Bauli compare nella lista di quelli ritirati per decisione del Ministero della Salute. «Bauli sta seguendo con la massima attenzione la vicenda di Caserta ed è a completa disposizione delle autorità competenti per chiarire i fatti che, al momento, non permettono di avere chiarezza sull’accaduto».

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