Una rapina progettata non per denaro, ma per mettere a tacere uno scandalo. Un blitz violento, mirato a cancellare prove scomode: video e foto di rapporti sessuali tra due sacerdoti e le presunte vittime, due giovani uomini.
Afragola, rapina per coprire gli abusi sessuali in Chiesa: scarcerazione eccellente
È questo lo sfondo inquietante dell’inchiesta che scuote le comunità di Afragola e Piedimonte Matese e che ha portato alla scarcerazione, con concessione degli arresti domiciliari, di Danilo Bottino, 22 anni, accusato di aver preso parte all’aggressione.
I fatti contestati si inseriscono in un contesto ancora più grave: la rapina sarebbe stata commissionata da due sacerdoti in servizio nelle diocesi di Afragola e Piedimonte Matese. Obiettivo del raid, secondo l’accusa, era sottrarre i telefoni cellulari alle presunte vittime di abusi sessuali, contenenti prove compromettenti.
Il piano, tuttavia, non è riuscito pienamente. I rapinatori sono riusciti a impossessarsi del telefono solo di una delle vittime, mentre l’altra sarebbe riuscita a trattenere il proprio dispositivo. Un errore che ha probabilmente permesso di far emergere la vicenda e aprire il vaso di Pandora su un possibile caso di abusi coperti da violenza e intimidazione.
Bottino, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, inizialmente detenuto presso la Casa Circondariale di Poggioreale, ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.