Erano pronti a fuggire al nord Italia i 6 rapinatori diventati il terrore dei tabacchi di Afragola. Avevano messo a segno diverse rapine nel mese di settembre per un bottino di circa 50mila euro.

Afragola, i rapinatori stavano fuggendo al Nord

Il loro modus operandi era quasi sempre le stesso. Agivano con ferocia e violenza e sotto la minaccia delle armi si facevano consegnare il denaro presente nella casse delle attività commerciali. I sei banditi, avevano debiti contratti con gli affiliati al clan Bizzarro-Barbato – come riporta Il Mattino- avevano deciso di scappare in Emilia Romagna.

Gli arrestati sono tutti originari del rione Salicelle. A finire in manette sono: Gioacchino Cornacchia (20 anni), Gioacchino D’Angelo (35 anni), Davide Cositore (22 anni), Aniello Piscolo (21 anni), Ferdinando Caccavale (21 anni) e Francesco Capasso (33 anni). A loro carico accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate e detenzione e porto abusivo di armi.

Le intercettazioni: “Fratè metti soldi da parte per il carcere”

Dalle intercettazioni allegate al decreto di fermo di legge che uno degli arrestati dice al telefono: “Fratè! Mangiati i soldi, spendili, fanne quello che vuoi, ma metti da parte qualcosa per il carcere”. L’altro risponde: “Io in carcere non ci vado, ma se capita, me lo faccio e zitto. Quanto saranno? Cinque anni? E che cosa sono”.

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