“Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera”.  È con questa frase che alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli, il bene confiscato alla criminalità più grande dell’area metropolitana di Napoli, si ricorda il Maresciallo D’Arminio che trovò la morte per mano della camorra nel lontano 1996, ma anche tutte le altre vittime innocenti delle mafie cui è dedicata la giornata del 21 marzo che quest’anno – vista la pandemia – non ha visto particolari celebrazioni.

Il messaggio lanciato da Giovanni Russo- direttore della Masseria Ferraioli – in questo particolare giorno è quello di un bando per l’assegnazione di altri 120 orti urbani che si aggiungono ai 188 già coltivati da cittadini, famiglie e associazioni del territorio. Un pezzo di terra restituito alla collettività

Il modulo per farne richiesta sarà online sul sito e le pagine social della masseria fino al 11 aprile. I requisiti per ottenere il piccolo appezzamento di terra in modo assolutamente gratuito sono molto semplici. Qui maggiori dettagli

Quella dei nuovi orti non è però la sola novità per la Masseria Ferraioli, che dopo 20 anni di completo abbandono è gestita dal 1 marzo 2017 da una rete di cooperative. 

 

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