Paventavano alle vittime incidenti stradali gravissimi, con conseguenze penali pesantissime e presunte condanne imminenti, che però potevano essere “evitate” pagando somme di denaro ad horas. È così che agiva l’organizzazione criminale sgominata dai carabinieri di Genova che, coordinati dalla Procura di Napoli, nella giornata di oggi hanno eseguito 21 misure cautelari.
Truffe degli incidenti stradali, da Napoli la banda agiva in tutta Italia: “Affari per 300mila euro”
La banda di truffatori aveva base operativa a Napoli, dove risiedevano i cosiddetti “trasfertisti”, ma si muoveva su tutto il territorio nazionale, colpendo vittime in diverse regioni d’Italia. Un’organizzazione strutturata e ben rodata, capace di mettere a segno decine di raggiri facendo leva sulla paura e sull’urgenza.
I militari dell’Arma di Genova, in stretta sinergia con i colleghi di Napoli, hanno documentato almeno 33 truffe, per un giro d’affari complessivo di circa 300mila euro. Parte del bottino è stato recuperato nel corso delle perquisizioni: 120mila euro in contanti sono stati rinvenuti nascosti all’interno di uno scaldabagno, a conferma dei tentativi del gruppo di occultare il denaro illecito.
Durante le operazioni sono stati sequestrati anche numerosi gioielli, risultati provento delle truffe messe a segno ai danni delle vittime. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori episodi e per ricostruire nel dettaglio la rete dei complici coinvolti nell’organizzazione. Un duro colpo a un sistema criminale che sfruttava l’angoscia e la buona fede delle persone, facendo leva su falsi incidenti e minacce di gravi conseguenze giudiziarie.








