Un canale di bonifica trasformato in fondamenta per un capannone da 10 mila metri quadrati. È quanto hanno scoperto i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno durante un controllo in via delle Dune, a Villa Literno, nel Casertano.
Villa Literno, maxi capannone costruito con rifiuti edili: scatta il sequestro
L’ispezione ha permesso di accertare che i lavori, ancora alle fasi iniziali, erano finalizzati alla costruzione di una vasta struttura industriale: un fronte principale lungo circa 400 metri e un lotto complessivo di 4 ettari. Ma dietro le apparenze del cantiere, gli accertamenti tecnici hanno rivelato gravi irregolarità.

Il terreno su cui stavano sorgendo le opere era stato infatti rialzato di circa mezzo metro con un enorme quantitativo di materiale di risulta: rifiuti edili provenienti da demolizioni, non trattati né bonificati. Una pratica che, secondo i Carabinieri, configura la gestione illecita di rifiuti speciali, con un potenziale rischio di contaminazione per suolo e sottosuolo. Le opere già realizzate – pali e travi di fondazione – sono risultate non solo difformi rispetto al titolo edilizio rilasciato dal Comune, ma hanno anche invaso parte di un canale di bonifica, modificandone il flusso delle acque senza alcuna autorizzazione, in violazione del vincolo idraulico esistente.
Alla luce delle violazioni riscontrate, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intera area e delle opere già realizzate. Tre i soggetti deferiti in stato di libertà: il committente, il legale rappresentante della ditta esecutrice e il direttore dei lavori. Per tutti l’accusa è di concorso in reati urbanistici ed edilizi, violazione del vincolo idraulico e gestione illecita di circa 20 mila metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi.