Si era finto maresciallo dei Carabinieri per raggirare una coppia di novantenni, riuscendo a farsi consegnare gioielli di famiglia. Ma alla reazione dell’anziano marito, lo aveva spintonato per assicurarsi la fuga. È uno dei due episodi che hanno portato all’arresto di un 20enne e al collocamento in comunità di un 16enne, accusati di rapina impropria e truffa aggravata ai danni di persone molto anziane nella penisola sorrentina.
Sorrento, con il trucco del finto maresciallo truffarono anziani: arrestato 20enne, 16enne in comunità
Questa mattina a Napoli i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno eseguito due ordinanze di misura cautelare, emesse rispettivamente dal gip del Tribunale di Torre Annunziata e dal gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta delle relative Procure.
Secondo le indagini, coordinate dalle due Procure e condotte dai militari della Stazione di Sorrento, i due giovani avrebbero messo a segno due distinti colpi lo scorso aprile. Il primo il 14, quando, spacciandosi per appartenenti all’Arma, si sarebbero introdotti nell’abitazione di due anziani coniugi novantenni di Sorrento, convincendo la donna a consegnare gioielli preziosi. Al tentativo del marito di recuperare quanto sottratto, uno degli indagati avrebbe usato la forza per garantirsi la fuga.
Il secondo episodio risale al 18 aprile: la vittima, una 96enne, sarebbe stata indotta a credere che il figlio avesse investito un pedone e che per evitarne l’arresto fosse necessario consegnare denaro. La donna, disorientata, aveva spiegato che i risparmi erano custoditi in un vano segreto del tavolo da pranzo. A quel punto i due avrebbero deciso di portare via direttamente l’intero mobile, caricandolo in auto.
Le attività investigative, tra analisi dei sistemi di videosorveglianza e altri riscontri, hanno permesso di raccogliere un grave quadro indiziario a carico dei due. Il 20enne è stato trasferito in carcere, mentre il 16enne verrà accompagnato in comunità.