Grande successo giovedì sera a Villa Campolieto per l’inaugurazione della mostra “La Platea dell’Umanità”, la più ampia retrospettiva dedicata a Sarenco nel Sud Europa dalla sua scomparsa nel 2017. L’evento, iniziato alle 18.00, ha visto una partecipazione straordinaria di pubblico, tra appassionati d’arte, critici e curiosi, che hanno affollato le sale monumentali della villa vanvitelliana, ammirando oltre 150 opere dell’artista.
Ercolano, grande successo per la mostra su Sarenco a Villa Campolieto
Promossa dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, in collaborazione con la Fondazione Sarenco e AR Project, la rassegna è curata da Oriano Mabellini e Franco Riccardo. L’allestimento ha presentato un panorama completo della produzione di Sarenco, dai dipinti e collage alle fotografie, dai materiali editoriali ai video e documentazioni performative, offrendo uno sguardo approfondito sulla poetica dell’artista. L’apertura è stata accompagnata dall’intervento critico di Giosuè Allegrini, che ha guidato il pubblico attraverso le tappe più significative della carriera di Sarenco, mettendo in luce la sua ironia militante e la capacità di unire linguaggi diversi in un progetto artistico coerente e visionario.

La mostra rimarrà visitabile fino al 30 novembre 2025, con ingresso gratuito fino al 15 settembre, e sarà accompagnata da un catalogo monografico edito dalla Fondazione Sarenco. L’iniziativa conferma il ruolo della Fondazione Ente Ville Vesuviane, guidata da Gennaro Miranda, nel rendere le Ville del Miglio d’Oro poli culturali vivi e aperti alle sperimentazioni contemporanee. L’evento ha rappresentato non solo un omaggio a Sarenco, ma anche un segnale concreto della vitalità culturale del territorio, capace di coniugare arte storica e contemporanea in una cornice di grande fascino.
Chi è Sarenco
Sarenco, figura centrale della poesia visiva e delle neoavanguardie internazionali, ha sempre sfidato i confini tra parola e immagine, arte e politica. Fondatore della rivista Lotta Poetica, ha promosso progetti in Europa e in Africa, e la mostra ha voluto sottolineare in particolare il suo impegno interculturale, con un focus sul continente africano, parte integrante della sua ricerca decennale. Durante l’inaugurazione è stata presentata in anteprima “Continente Africa”, la grande esposizione internazionale sull’arte contemporanea africana prevista per il 2026, sempre a Villa Campolieto.