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Giugliano: l’evasione, la rapina finita in tragedia e la chiamata anonima. Le ultime ore di vita di Esposito

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È stato ritrovato senza vita Antonio Esposito, 29 anni, di Mugnano, padre di tre figli e con un quarto in arrivo. Il corpo è stato rinvenuto ieri mattina, martedì 8 luglio, in un canale colmo di sterpaglie e acqua melmosa lungo la via Domitiana, a pochi chilometri dal distributore di carburante “Ital Mare” che il giovane aveva rapinato quattro giorni prima insieme a due complici.

Giugliano, l’evasione, la rapina finita in tragedia e la chiamata anonima: le ultime ore di vita di Antonio Esposito

Come riporta Il Mattino, il cadavere, in avanzato stato di decomposizione a causa della permanenza nell’acqua stagnante, è stato individuato grazie al lavoro dei cani molecolari dell’Unità cinofila partenopea. Le ricerche erano partite da un frame video estrapolato da una telecamera di sorveglianza che aveva ripreso Esposito e i suoi complici in fuga. Da lì i carabinieri della Compagnia di Giugliano, con l’ausilio dei vigili del fuoco, dei sommozzatori e del nucleo SAPR, hanno circoscritto l’area delle ricerche.

L’ufficialità dell’identità del corpo è arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo il riconoscimento effettuato grazie ad alcuni tatuaggi presenti sul corpo della vittima. La salma è stata trasferita per l’esame autoptico, disposto dal pubblico ministero di turno, che dovrà chiarire se Esposito sia deceduto per annegamento o a seguito di un malore durante la fuga nei terreni paludosi tra Varcaturo e Lago Patria. Non si esclude che l’uomo, in corsa tra la fitta vegetazione, non si sia accorto del canale nascosto dalla vegetazione e vi sia caduto accidentalmente.

La telefonata

Antonio Esposito era sottoposto agli arresti domiciliari per una precedente rapina compiuta a Marano un anno fa, ai danni di un altro distributore. Nonostante ciò, venerdì scorso aveva violato la misura restrittiva per compiere un nuovo colpo alla “Ital Mare”, riuscendo a sottrarre insieme ai complici poche centinaia di euro dopo aver minacciato due benzinai. Dopo pochi metri di fuga in auto, il mezzo si è guastato e i tre sono scappati a piedi nei campi.

Le indagini hanno subito una svolta domenica sera, quando i familiari di Esposito hanno ricevuto una telefonata anonima con un messaggio inquietante: «Cercatelo lì». Quel “lì” ha condotto gli investigatori esattamente nel punto dove ieri mattina è stato ritrovato il cadavere.

Fermato il complice

Nelle stesse ore, i carabinieri hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 17enne di Varcaturo, ritenuto uno dei complici della rapina e gravemente indiziato di rapina aggravata, ricettazione e omissione di soccorso. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il ragazzo è stato rinchiuso nel Cpa (Centro di prima accoglienza) dei Colli Aminei, in attesa della convalida.

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