È un quadro in chiaroscuro quello che emerge dai comuni chiamati al voto in provincia di Napoli e Caserta. Una tornata elettorale segnata da un nuovo picco di astensionismo e da assenze politiche pesanti: su tutte, quella del Partito Democratico a Nola e del Movimento Cinque Stelle in diversi centri.
Comuni al voto tra le province di Napoli e Caserta, vincono le civiche. Male i partiti
Nella città del sindaco metropolitano Gaetano Manfredi, a trionfare è Andrea Ruggiero, sostenuto da una coalizione civica di centrodestra: per lui una maratona solitaria che lo porta oltre il 70 per cento dei consensi, nonostante la frattura con Fratelli d’Italia, che ha corso in autonomia. A Marigliano, il nuovo sindaco è Gaetano Bocchino, in quota Partito Democratico e Azione. Ha vinto al primo turno contro Paolo Russo, ex deputato di Forza Italia, sostenuto da una coalizione ampia e trasversale. A Casavatore si impone Fabrizio Celaj: 50,46 per cento dei voti e vittoria al primo turno sul rivale Vito Marino. Clamorosa la debacle di Fratelli d’Italia: il loro candidato Mauro Muto si ferma al 2,6 per cento.
Sarà ballottaggio, invece, a Volla: sfida tra Lino Donato, centrodestra, e Giuliano Di Costanzo per il centrosinistra. Infine Lusciano, nell’Agro Aversano: a vincere è Marco Valentino. 41 anni, sostenuto da cinque civiche, ha chiuso i giochi già al primo turno con un ampio distacco. A Pignataro Maggiore, l’altro comune del casertano al voto, trionfa al primo turno Giuseppe Palumbo della lista “Prima Pignataro”. Sbaragliata la concorrenza di Pietro Mercone, candidato sostenuto dall’ex sindaco Giorgio Magliocca, e di Vincenzo Romagnuolo, ex vice proprio di Magliocca. Per Palumbo si tratta di un ritorno sul massimo scranno del comune.