“Mi sarei aspettato molto di più dal governo. Se osservo le misure adottate, ci vedo inconcludenza, inefficacia e incapacità. A noi non è arrivato nulla”. A dichiararlo è Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, nell’ambito della trasmissione Tg Club – Speciale Coronavirus, in onda dal lunedì al venerdì, dalle ore 12:30 alle 13:30 e dalle ore 17:30 alle 18:30.

deMa deluso dal Governo

E’ un deMa molto critico. Non nasconde dubbi e perplessità circa i provvedimenti adottati dall’Esecutivo per arginare la crisi economica.

“La mia valutazione è assai critica, lo dico con rispetto. Credo che gli italiani non possono che sperare che il governo regga questa situazione complicata. Se osservo le misure, ci vedo inconcludenza, inefficacia e incapacità – dice il primo cittadino in collegamento -. A noi non è arrivato nulla e non coinvolgono nemmeno i sindaci. Non sanno dove indirizzare azioni efficaci. Sono molto deluso, il paese è assai in difficoltà e ha bisogno di un governo autorevole”, afferma de Magistris.

Nella ripartizione delle risorse ai comuni, il governo ha erogato oltre 7 milioni al comune di Napoli. Soldi che a detta di deMa “sono stati gestiti in maniera molto efficace e in pochi giorni abbiamo raggiunto gli obiettivi”.

Polemica col Mattino

Pochi giorni fa l’ordine dei giornalisti della Campania era insorto condannando de Magistris per aver definito Il Mattino un giornale che “rinuncia ai fatti, iniziando una campagna personale attraverso la tossicità”.

Oggi sulle pagine dello stesso quotidiano è apparso un articolo dal titolo “Napoli ferma e senza idee: solo la gara sperimentale per i monopattini elettrici”.

Per il primo cittadino “l’obiettivo di alcuni è quello di colpire il piano personale e politico di chi ha il peso di traghettare la città fuori da tutto questo”.

“Non posso esprimere liberamente la mia opinione – prosegue de Magistris in trasmissione – che subito intervenire il sindacato dell’Ordine dei giornalisti. Siamo al paradosso: uno che esprime la propria opinione non la può dire anche se contrario a qualcuno. Allora come lo tuteli l’articolo 21? L’articolo 21 vale per tutti: il giornalista ha il diritto di scrivere quello che vuole, ma io ho anche il diritto di criticare chi dice falsità, altrimenti che democrazia è? Il tempo è galantuomo, usciranno tante belle cose nelle prossime settimane”.

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