E’ una comunità sconvolta quella del circolo Didattico Kennedy in via Monterosa, a Scampia. La morte improvvisa di Arianna Mele, la docente 33enne deceduta tre giorni fa, ha lasciato sgomenti colleghi e allunni. Nessuno riesce a spiegarsi come sia potuto succedere. Prima di addormentarsi, Arianna infatti non aveva dato alcun segno di malessere. Aveva parlato con le amiche a telefono, si erano ripromesse di vedersi presto, poi un sonno da cui non si è svegliata più.
La notizia è piombata come una doccia gelata tra i corridoi della scuola. E’ stata comunicata anche agli alunni della sua classe. “La maestra Arianna non c’è più”. Sono i suoi bambini, gli studenti che erano abituati a vederla ogni giorno, ad ascoltare le sue lezioni e i suoi consigli. Come una seconda mamma. E sono proprio i “suoi” piccoli, come li chiamava, ad averle dedicato parole strazianti per darle l’ultimo saluto. Ciascuno di loro ha scritto una frase per ricordarla. Tra le tante: “Resterai nei nostri cuori per sempre”; “Oggi sei un angelo e continuerai a guidarci e guidarci nel nostro cammino”. “Sarai il nostro angelo custode. “Noi siamo in lei”.