Inizierà mercoledì la discussione dinanzi al tar contro la costruzione dell’inceneritore di Giugliano. Il ricorso presentato dai comuni dell’hinterland per impedire l’impianto di incenerimento arriva dinanzi al giudice amministrativo. L’ennesimo tentativo per bloccare l’iter intrapreso dalla regione campania. Iter andato deserto la prima volta e proseguito con un nuovo bando ripubblicato lo scorso ottobre.

Il ricorso dei comuni fa appello alla legge dello stato che non prevede la costruzione di ulteriori impianti definitivi di smaltimento di rifiuti su questi territori.

La decisione che verrà fuori dal tribunale amministrativo sarà in ogni caso decisiva. Se il tar accoglierà le istanze presentate dalle amministrazioni la sentenza potrebbe arrivare in un paio di mesi. Diversamente se il tar riterrà di dover approfondire la questione per luglio arriverà il verdetto, quando dovrebbe già conoscersi chi tra la A2a e l’ati russo canadese costruirà l’impianto che dovrà incenerire tutte le balle della Campania. Questo sempre che le due aziende abbiano provveduto a presentare tutti gli atti necessari.

Nell’ultimo incontro infatti la commissione aveva verificato che la documentazione presentata dalle due partecipanti è incompleta, e dato loro 10 giorni di tempo per provvedere.

E proprio ieri in vari punti della città si è tenuto un flash mob shock contro l’impianto di incenerimento. Donne vestite di nero con in braccio un bambolotto per dire che l’inceneritore uccide non solo adulti ma soprattutto i più piccoli.

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