Da Giugliano ad Imperia per le truffe alle assicurazioni. Un giro di affari non indifferente scoperto dalle forze dell’ordine. In arresto tre persone. Uno di Imperia, uno di Livorno e l’altro di Giugliano.

 

L’imperiese istruiva le pratiche assicurative, e mandava i dati al giuglianese che falsificava i documenti. Il sanremese era il “gancio” all’interno di una delle compagnie assicurative truffate. Per ogni polizza i tre trattenevano dai 120 ai 140 euro agli automobilisti, circa 900, che sono stati deferiti per truffa.  Insomma il gruppo si procacciava clienti offrendo loro la possibilità di assicurare la propria autovettura a prezzi certamente vantaggiosi e sicuramente “fuori mercato” se considerata l’area di provenienza.

 

A quel punto raccoglievano i documenti d’identità, cambiavano l’età anagrafica e facevano in modo che si potesse aderire al decreto “Bersani”, ovvero essere inserito in stati di famiglia di persone residenti in Imperia o nel basso Piemonte. Poi si smistavano i documenti a diverse agenzie assicurative dove di fatto venivano istruite le pratiche ed emessi i contratti di polizza. Il punto cardine dell’inchiesta  era l’incongruenza  dei dati anagrafici ed assicurativi di alcune persone occasionalmente fermati durante i servizi di controllo del territorio.

 

Considerato invece il volume delle pratiche istruite, il danno che hanno sinora subito le Compagnie Assicurative è stimabile in circa 900mila euro di mancato guadagno. Denunciati per truffa tutti gli automobilisti assicurati.Il giovane di Giugliano è difeso dall’avocato Marco Sepe.

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