L’ex direttore di Teleroma56, Stefano Piccheri è intervenuto a ClubNapoli All News su Teleclubitalia. Queste le sue dichiarazioni in seguito alla pubblicazione delle foto di Daniele De Santis e della sua lettera ai pm: “Voglio fare una premessa è la prima volta che ho il piacere di dire la mia ad una tv campana.  L’unica cosa a cui dobbiamo limitarci è fare informazione senza prendere le parti di nessuno. Se c’è una cosa certa è che sia morto un ragazzo e il colpevole dovrà andare in carcere quanto prima.

 

Io dico quello che so;  avrei parlato se fossi stato là quella sera, ma non c’ero e non posso dire quello che è accaduto. De Santis doveva essere interrogato lunedì; solo una volta i pm l’hanno avvicinato e hanno avuto modo di parlare con lui, ma era impossibilitato fisicamente e stavolta hanno dovuto rimandare. Dalle analisi è stata riscontrata una pesante ischemia a livello cardiaco e questo non ha permesso ai pm di interrogarlo; per questo motivo De Santis  ha deciso di scrivere di suo pugno questa lettera e ha chiesto di consegnarla ai pm. La consegna  fisica è avvenuta lunedì, con la preghiera che rimanesse segreta. Dopo mezz’ora sono usciti i primi stralci con false dichiarazioni su vari portali quindi, dopo l’ennesimo incontro tra il detenuto e i suoi legali, è stato deciso di diffonderla. Non ho avuto modo di chiedere direttamente al Gemelli di Roma di quel referto. 

Il primo, quello in cui non compaiono le coltellate è stato fatto al pronto soccorso direttamente per la Digos e al momento del ricovero è stata data precedenza alla tac, per questo emergono solo le numerose fratture e traumi. Poi è stato mandato di corsa in reparto e lì hanno effettuato l’apertura della cartella clinica dove appaiono anche le famose coltellate. Successivamente viene mandato al Regina Coeli e anche in quel referto appaiono fratture e coltellate, stessa cosa in quello di Colle di Viterbo dove è ora. Queste foto non le ho fatte io, me le hanno consegnate, ma c’è un’autorizzazione da parte del Gip e risalgono al 22 Settembre. I suoi legali hanno deciso di pubblicarle in questi ultimi due giorni, in virtù del fatto che si stesse facendo uscire parole che non erano di De Santis. Questo è un evento di cronaca nera, non conta la città di appartenenza. Viviamo dei momenti difficili in cui accade di tutto, dispiace che vengano coinvolte anche manifestazioni di festa come quelle calcistiche”

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo