Strangolato, ucciso, schiacciato da un trattore e gettato nel Lago Patria all’interno della sua Fiat Panda. Il caso dopo 25 anni è stato risolto dalla DDA di Napoli e dalla procura di Santa Maria Capua Vetere con gli uomini della Dia.

Oggi Paolo Letizia riceve giustizia grazie anche a suo fratello Amedeo ed alla mamma Esterina che non si è mai arresa. Il ragazzo scomparve da Villa di Briano ed aveva solo 21 anni. Secondo i pentiti di camorra non doveva essere ucciso, ma a qualcuno dava fastidio. Il giovane fu rapito da Giuseppe Russo, Salvatore Cantiello e fu ucciso da Francesco Budognetti con il benestare di Walter fratello del capoclan Sandokan.

Paolo fu anche torturato nel tentativo di estorcerli dichiarazioni sui suoi rapporti con Bardellino. I pentiti raccontano che il 21enne  era spesso impegnato in rapine e assalti. Di queste azioni però non ci sono riscontri e anche sulla sua morte ci sono ancora ombre perché alcuni pentiti raccontano che fu strangolato e gettato in un fiume.

 

La mamma Esterina quando ha appreso la notizia si è precipitata subito a Lago Patria. Un gesto istintivo ma purtroppo inutile. Forse avrà voluto immaginare gli ultimi istanti del figlio e darsi finalmente pace dopo 25 anni.

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