Anche il sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro, è finito in manette nella maxi-operazione “The Queen” condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli che, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, ha portato a 70 arresti tra sindaci, faccenderi e amministratori.

I fatti contestati riguarderebbero il periodo in cui De Cristofaro era presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta. Il sindaco, finito in carcere, deve rispondere di corruzione e turbativa d’asta per un appalto riguardante la ristrutturazione della “Casa dello Studente” di Aversa.

Secondo l’accusa, De Cristofaro, allora in qualità di presidente degli architetti casertani, avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto alla ditta “Mm Arch” di Mario Martinelli di San Cipriano d’Aversa per i lavori relativi alla Casa dello Studente di Aversa, indetta dalla Adisu (Agenzia per il diritto allo studio universitario) diretta da Claudio Borrelli. Nel dettaglio avrebbe indicato alla Stazione appaltante il nome di Nicola D’Ovidio, sindaco di Riardo, quale componente della stessa commissione di gara, “ben sapendo – ritengono gli inquirenti – che tale segnalazione avrebbe consentito a Martinelli di aggiudicarsi illecitamente l’appalto, atteso che De Cristofaro propone a Martinelli (che accettava) il conferimento dell’incarico di realizzatore degli impianti dell’opera ad una persona non identificata”. Un altro componente della commissione e Responsabile unico del procedimento, Livio Colella, avrebbe invece ottenuto, in cambio dell’appalto da affidare a Martinelli, un altro appalto (da 8mila euro) per la rimozione dell’amianto dal cantiere ad una ditta non identificata.

D’Ovidio e l’altro componente della commissione, Livio Colella, orientarono poi il loro giudizio verso la ditta di Martinelli. L’aggravante mafioso, sottolineano gli inquirenti, scaturisce dalla vicinanza al clan Zagaria di Casapesenna di Alessandro Zagaria, di cui Martinelli avrebbe costituito una figura imprenditoriale di riferimento

Per adesso al Comune di Aversa nessuno parla. De Cristofaro si è trincerato in un eloquente silenzio. Non è scontato che rassegni le dimissioni perché le ragioni dell’arresto non sono legate alla sua attività amministrativa ma a fatti risalenti a prima della sua elezione a primo cittadino. Neanche la maggioranza che lo sostiene per adesso si sbottona, in attesa di maggiori chiarimenti sulla sua posizione processuale e sul suo ruolo nella vicenda giudiziaria.

L’inchiesta – condotta dai pm antimafia Catello Maresca, Maurizio Giordano, Luigi Landolfi, Gloria Sanseverino e D’Alessio, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli – coinvolge, tra gli altri, l’ex assessore regionale e ora consigliere regionale Pasquale Sommese.

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