Dopo le ferventi agitazioni all’interno del PD Campano, inerenti al ” Caso Cesaro”, interviene l’onorevole Michela Rostan definendo, nel suo blog, la vicenda “surreale” ricordando che : “La politica non può e non deve commentare le sentenze, ma deve intervenire con riforme legislative che garantiscano tempi certi ed efficienza della giustizia”.

Inoltre evidenzia la grave problematica dell’ordinanza cautelare prevenitiva,che il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato pochi giorni da  all’ex presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro: “La custodia preventiva dopo 10 anni, o il fatto che il giudice per le indagini preliminari si possa esprimere dopo circa due anni dalla richiesta del pubblico ministero, sono storture cui bisogna urgentemente porre rimedio”. Tematica fondamentale per la riforma della giustizia che l’onorevole di Melito spera che venga interpellata al prossimo Consiglio dei ministri del 29 agosto.

È poi inaccettabile” prosegue la deputata Pd, “che di fronte ad un atto che dimostra la totale e positiva capacità dei giudici di esprimersi, lontani da qualsivoglia suggestione, dobbiamo assistere ad una vergognosa strumentalizzazione del “caso Cesaro” da parte di esponenti di Forza Italia, che al più avrebbero potuto prendere atto dell’esistenza di giudici terzi; ed invece formulano attacchi pretestuosi e interessati, tanto che hanno addirittura costretto il presidente Caldoro a dissociarsi. Sono 20 anni che, per colpa di interessi personali e leggi ad personam, in Parlamento non riesce ad esserci un serio confronto che conduca ad una, ormai improcrastinabile, riforma della giustizia. Io dico che è ora di andare oltre”

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