Quattro rom di etnia serba, residenti nel campo nomadi di Giugliano (Napoli), sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, guidati dal vice questore Pasquale Trocino, dopo aver prima speronato una volante della polizia e successivamente tentato una fuga a piedi. Quando sono stati raggiunti dagli agenti in un vicolo cieco di Curti (Caserta) li hanno aggrediti ma poi sono stati bloccati dal successivo intervento di altri poliziotti. I quattro – tre dei quali nati in Italia – avevano poco prima rapinato una tabaccheria, asportando la macchinetta mangiasoldi. Erano a bordo di un’auto intestata ad un prestanome residente in Napoli, su cui era stata applicata una targa, precedentemente rubata a Santa Maria Capua Vetere. Inoltre, avevano anche portato via numerose sigarette, per un valore di circa 2000 euro. I poliziotti, a causa della colluttazione, hanno riportato lievi lesioni personali curate presso il locale ospedale Melorio. Gli indagati – secondo quanto riferiscono gli investigatori – ”sono considerati estremamente pericolosi e dediti ai reati in disamina; rappresentano la nuova generazione di extracomunitari rom nati nei campi nomadi e specializzati in questa tipologia di delitti che vengono commessi, per la maggior parte all’esterno del territorio di residenza, per dissimulare le responsabilità e per far perdere le tracce dei suddetti delitti”. Sono in corso indagini per individuare altri episodi delittuosi analoghi eventualmente compiuti dallo stesso gruppo.

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