Nella notte Ciro Esposito, il ragazzo ferito con un colpo di pistola da un ultrà della Roma, è stato arrestato perché secondo la ricostruzione dei fatti sarebbe stato proprio lui ad aggredire Daniele De Santis che poi gli avrebbe sparato di conseguenza. Dalle colonne de Il Mattino si legge che la madre di Ciro solo ora ha saputo dello stato d’arresto del figlio e che “Mi fa orrore pensare che lo stanno trattando come un delinquente. Pensavo che la polizia stesse lì per proteggerlo, invece no”. Come hanno detto anche i medici Ciro è ancora in una situazione molto complicata. Un ultimo appello da parte di Antonella Leandri, la madre del ragazzo: “Se qualcuno ha un po’ di cuore ci mandi un avvocato perché noi non possiamo permettercelo e mio figlio ha bisogno di essere difeso”.

Scrive una propria ricostruzione lo zio del ragazzo, Vincenzo Esposito: “dopo le evidenti falle dimostrate nella gestione dell’ordine pubblico che hanno provocato il dramma di un ragazzo in fin di vita, siamo alla beffa: Ciro, in coma farmacologico dopo il delicato intervento è in stato di arresto e quindi la famiglia non lo può nemmeno vedere, io mi sono fatto un idea, tutto ruota attorno a in non-chiosco, un amico mi ha passato queste informazione che forse aiutano a capire meglio gli errori. Dalle immagini riportate anche dal corriere del mezzogiorno si vede come luogo dell’agguato viale Tor di Quinto 57. Ma in quel luogo non c’è un vivaio o un chioschetto semplicemente. Come mi ha fatto notare una compagna di Roma, c’è un’occupazione di estrema destra, fatta di campi sportivi e uno spazio trasformato in discoteca per la Roma bene. Un occupazione chiamata “Il Trifoglio” e gestita e frequentata da neofascisi che in molti casi sono anche ultras della Roma, come appunto il pistolero De Santis, ma anche altri come Castellino (ex Casapound) ecc… (i due furono arrestati insieme per tentato ricatto alla presidenza Sensi).Questo aspetto non mi sembra secondario, perchè rivela un clamoroso buco nella sicurezza, se l’afflusso dei tifosi del napoli allo stadio passa per una struttura abitualmente frequentata da ultras neonazi della roma e non viene sorvegliata in alcun modo tanto da permettere un agguato armato. Quando si sapeva che il principale problema della sicurezza era proprio relativo agli ultras della capitale.Il locale trasformato in discoteca si chiama Ciak Village. Il locale e i campi sportivi sono gestiti da Alfredo Iorio, fondatore del movimento politico di estrema destra Il Popolo della Vita e animatore di quello che è definito “il dissenso postmissino” di Prati, il quartiere di Roma Nord delle occupazioni dell’estrema destra. In questo brodo di cultura gravita anche Daniele De Santis. Questa gente non era li per caso, e non si capisce come la questura non controllasse un posto così”.

 

Ferdinando Bocchetti- Leonardo Ciccarelli

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