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Nella pesante relazione sui condizionamenti malavitosi nell’amministrazione di Villaricca, un capitolo molto dettagliato è dedicato ai lavori pubblici. Secondo gli ispettori della prefettura, in cinque anni solo 22 (cioè pochissime) sono state le richieste di certificazioni antimafia su centinaia di cantieri che sarebbero finiti nelle mani di ditte contigue alla camorra. Pochi o nulli quindi i controlli degli uffici comunali, interessati – sottolineano gli 007 – da rapporti di compiacenza o parentela tra alcuni politici, funzionari dell’ente e camorristi.

Villaricca, le mani dei clan su appalti pubblici

Le ingerenze avrebbero portato a modificare anche tempistica dei lavori scelta dei contraenti. Un sistema malato che in alcuni casi ha creato un monopolio per alcuni interventi. La relazione del prefetto pone in rilievo, significativamente, “le modalità di affidamento per lavori di manutenzione della rete idrica, assegnati sempre ad una stessa ditta per importi spesso preventivamente concordati con gli uffici e senza alcuna dovuta programmazione da parte dell’amministrazione.”

Analogamente, nella documentazione prodotta dalla relazione d’indagine emerge che anche i lavori sulla pubblica illuminazione sarebbero stati appannaggio di un’unica società, alla quale risultano assegnati, con affidamenti diretti, in 3 anni lavori per oltre 1 milione e 450mila euro, ed i cui amministratori hanno frequentazioni e sono riconducibili ad esponenti dell’organizzazione camorrista egemone.

Diffuse irregolarità sono emerse poi all’esito dell’accesso ispettivo pure in relazione alla gestione dei servizi cimiteriali. Il Comune di Villaricca non ha richiesto la prescritta certificazione antimafia ed una ditta operante nel settore funebre avrebbe ricevuto addirittura una proroga nonostante fosse già destinataria di un’interdittiva. Tutto questo – aggiungono gli ispettori – sarebbe avvenuto in totale assenza di controlli da parte dell’ente comunale e di pressioni sulla struttura amministrativa. Dalla relazione continua ad emerge quindi un quadro inquietante, con pesanti ripercussioni sui servizi ai cittadini. Danni importanti per le casse comunali ma grandi vantaggi per le ditte mafiose.

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