“L’Italia è uno Stato laico, non è uno stato confessionale. Lo afferma il premier Mario Draghi, intervenendo sul Ddl Zan e l’ingerenza del Vaticano nelle attività del Parlamento. La Santa Sede ha chiesto di modificare il disegno di legge contro l’omotransfobia, già approvato alla Camera e adesso fermo al Palazzo Madama.

Ddl Zan, Draghi al Vaticano: “Italia è uno Stato laico, non uno stato confessionale”

“Il Parlamento è certamente libero di discutere e non solo. Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per cui ogni norma approvata dal Parlamento rispetta i requisiti costituzionali e gli impegni internazionali, fra cui il Concordato della Chiesa. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari. Ci sono controlli successivi nella Corte costituzionale”.

Il presidente del Consiglio ha quindi citato una sentenza della Corte Costituzionale: “La laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, è tutela del pluralismo e della diversità“. “Il governo non entra nel merito della discussione. Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo”, ha poi concluso Draghi.

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