Nocera Inferiore. Seid Visin aveva solo vent’anni quando ha deciso di togliersi la vita. Venerdì sera il giovane, nato in Etiopa, si è suicidato nella sua casa a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno.

La lettera straziante di Seid Visin, morto a 20 anni: “Sguardi schifati su di me”

Le ragioni che lo hanno spinto al gesto estremo sono scritte nero su bianco in una lettera –  pubblicata quest’oggi da Il Corriere della Sera – che tempo fa aveva consegnato ai suoi amici e alla sua psicoterapeuta.

“Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”, scriveva Seid. Nella lettera il ragazzo rivendicava poi di non essere “un immigrato”, visto all’età di 7 anni era stato adottato da una famiglia campana. Tra le sue grandi passioni c’era il calcio: Seid aveva infatti giocato nelle giovanili di Inter, Milan e Benevento. Una carriera abbandonata poi nel 2016.

“Ricordo che tutti mi amavano. Ovunque fossi, ovunque andassi, tutti si rivolgevano a me con gioia, rispetto e curiosità. Adesso sembra che si sia capovolto tutto”, sottolineava il 20enne nella sua missiva.

“Ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perché molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro”. Un’adolescenza segnata da continui gesti di discriminazione, che portano il giovane a vergognarsi “di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato, come se dovessi dimostrare alle persone, che non mi conoscevano, che ero come loro, che ero italiano, bianco”.

Paura che avevano portato Seid a fare “battute di pessimo gusto su neri e immigrati (…) come a sottolineare che non ero uno di loro. Ma era paura. La paura per l’odio che vedevo negli occhi della gente verso gli immigrati”.

Infine, il 20enne ricorda che ricorda che “il disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un’esistenza nella miseria e nell’inferno. Quelle persone che rischiano la vita, e tanti l’hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente ‘Vita‘”.

Il cordoglio

La comunità di Nocera Inferiore è in lutto per la tragica scomparsa. Il sindaco, Manlio Torquato, ha espresso cordoglio ai funerali del giovane e vicinanza alla famiglia: “Piango la scomparsa di Seid, per la sua giovanissima età, per il modo in cui se ne è andato, per la sua storia, per suo padre Walter e sua madre. Per i suoi amici, i ragazzi della sua età che lo hanno amato e ammirato per il suo talento e la sua eleganza”.

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