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Voti in cambio di generi alimentari e soldi in contanti. E’ quanto emerso nel corso di un’indagine della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha portato all’arresto di cinque persone a Torre del Greco. A eseguire i provvedimenti cauteliari i carabinieri della Compagnia locale.

Torre del Greco, voti in cambio di generi alimentari e soldi: cinque in manette

Le misure eseguite sono quattro applicative degli arresti domiciliari ed 1 del divieto di dimora nel comune di Torre del Greco. Tutte rappresentano l’esito di un’attività investigativa che già nell’aprile del 2019 aveva condotto all’arresto di diversi soggetti. In quella circostanza a finire in manette alcune persone facenti parte di una associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di voti. Il candidato che riuscì poi a essere eletto fu Stefano Abilitato.

Le indagini che hanno portato alla emissione delle ordinanze cautelari eseguite oggi hanno consentito di accertare l’esistenza e l’operatività di un’ulteriore e diversa organizzazione criminale finalizzata, in occasione delle ultime consultazioni elettorali amministrative di Torre del Greco, alla compravendita di voti in favore del candidato Mario Buono (Lega), successivamente eletto, e della relativa lista civica “Forza Torre” da un numero indeterminato di elettori. In cambio di generi alimentari e dazioni di danaro. In altri casi offerte e promesse di posti di lavoro nell’ambito dei progetti regionali denominati “Garanzia Giovani” e ” Fila”.

I nomi

Anche con riferimento a quest’ulteriore sodalizio criminale, un ruolo centrale è risultato essere stato ricoperto dal commercialista Simone Magliacano, ex assessore, che, come emerso dalle indagini, era in grado di creare diverse reti di complicità e collusioni per la compravendita dei voti. Il professionista è già stato condannato a 3 anni per vicende analoghe. Tra i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, oltre a Magliacano e al consigliere comunale Mario Buono, figurano Gennaro Savastano e Vincenzo Izzo. Questi si sarebbero occupati della compravendita dei voti, con offerte di danaro e generi alimentari a cittadini torresi.

Izzo, durante la stessa campagna elettorale del 2018, Si era reso protagonista di un’aggressione ai danni di Stefano Abilitato, al fine di impedirgli il libero esercizio dei diritti politici e, in particolare, per ostacolarne l’attività di campagna elettorale in uno dei quartieri di Torre del Greco. La misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Torre del Greco è stata emessa nei confronti di Gianluca Melluso, anch’egli incaricato della compravendita di voti.

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