bonu baby sitter 2021

Da oggi sono tante le regioni in Italia in zona rossa e ciò significa che sono migliaia gli studenti che tornano in smart working. Per questo molte famiglie devono rivoluzionare le loro abitudini, sopratutto lavorative.

Ma ci sono tre possibilità per i lavoratori con i figli in didattica a distanza: congedi, smart working e bonus baby sitter. Il nuovo decreto legge varato dal Governo ha stanziato 283 milioni di euro per misure di sostegno fino al 30 giugno.

Bonus baby sitter e congedi

Fino al 30 giugno i lavoratori dipendenti possono chiedere di lavorare in smart working per il tempo in cui i figli minori di 16 anni sono a casa in didattica a distanza causa Covid.

Nei casi in cui non è possibile lavorare in smart working si potrà chiedere di usufruire di un congedo che è retribuito al 50% per chi ha figli minori di 14 anni.

Il bonus baby sitter entra nel decreto Covid con un importo per i lavoratori autonomi, ma anche partite IVA e dipendenti appartenenti a specifiche categorie, che arriva fino a 100 euro a settimana.

Il bonus baby sitter del decreto Covid è riservato ai genitori con figli fino a 14 anni in didattica a distanza, quarantena disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto o anche per infezione da SARS Cov-2.

A chi è rivolto il bonus baby sitter:

  • lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
  • lavoratori autonomi;
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  • lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori socio-sanitari.

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Come richiederlo

Il limite massimo complessivo per cui si può chiedere il sussidio è di 100 euro settimanali.

Il bonus è stato esteso anche ai lavoratori autonomi non iscritti all’Inps, ma è necessaria una comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari. Questo bonus può essere utilizzato se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo Covid.

Per fare domanda è ora necessario che l’Inps diffonda una o più circolari esplicative con le modalità operative per accedere ai benefici.

 

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