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I comitati No Dad alzano la testa. I genitori contrari alla decisione del governatore Vincenzo De Luca di chiudere tutte le scuole a partire da oggi, 1 marzo, annunciano due giornate di protesta. Domani, 2 marzo, e venerdì 5 marzo, centinaia di alunni staccheranno la “connessione” e rifiuteranno di partecipare alle lezioni a distanza.

Scuole chiuse in Campania, No Dad annunciano due giorni di protesta

“Sui giornali e nei proclami politici continuano a ripetersi altisonanti frasi come “La scuola sarà l’ultima cosa che chiuderemo!”, “La scuola non ha mai chiuso!”, “La scuola continua a distanza!” – scrivono gli organizzatori sulla pagina facebook Usciamo dagli schermi – Si tratta di affermazioni ipocrite, perché la scuola è a scuola. Perché è ormai conclamata evidenza scientifica che la didattica a distanza non solo non è scuola, ma ha effetti devastanti sull’apprendimento e sulla tenuta psichica dei nostri figli e delle nostre figlie. Se la dad è il pretesto per dire che la scuola non ha chiuso né chiuderà mai, allora disconnettiamoci“.

La protesta però non si ferma qui. I comitati No Dad, infatti, stanno preparando incontri di apprendimento territoriale. Una strada alternativa alla didattica in presenza. “La scuola ha chiuso – si legge nei loro post – ma ma noi ci rifiutiamo di recludere, ancora una volta, i nostri figli e le nostre figlie dietro ad uno schermo che li spegne giorno dopo giorno, lasciandoli prede della distrazione, della demotivazione, dell’ansia, dell’apatia. Ci rifiutiamo di accettare una chiusura decisa ancora una volta senza una reale motivazione epidemiologica e fuori dal quadro normativo nazionale – ribadiscono – Ci rifiutiamo di sacrificare il diritto all’istruzione sull’altare dell’interesse politico e di un uso strumentale dell’emergenza sanitaria”.

Il ricorso

Intanto è già pronto il ricorso contro l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Una battaglia legale che si svolgerà di nuovo davanti al tribunale amministrativo regionale. Qualora i comitati no Dad dovessero incassare una nuova vittoria giudiziaria, De Luca si vedrebbe costretto a riaprire di nuovo gli istituti scolastici e a ripristinare la didattica in presenza.

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