italia zona arancione

La variante inglese preoccupa e per questo si pensa a nuove misure restrittive per contenere il contagio. “La variante inglese sta correndo a una velocità superiore del 39 per cento rispetto alla versione originale di Sars-CoV-2” ha spiegato l’ultima indagine del Ministero della Salute.

Il dirigente Prevenzione, Gianni Rezza, ha disposto una nuova ricerca che vada a valutare la diffusione dell’inglese, della brasiliana e della sudafricana. Gli esperti prevedono che tra un mese la variante inglese sarà prevalente in tutta Italia. La sudafricana (che mette in difficoltà il vaccino) per ora è stata individuata solo in provincia di Bolzano, la brasiliana invece in Umbria.

Italia zona arancione

L’ipotesi proposta da alcuni governatori, a partire da Bonaccini (Emilia-Romagna), è di classificare tutta l’Italia zona arancione (con misure ancora più incisive da zona rossa nei fine settimana) come già accaduto nel periodo delle festività natalizie. Da domani torna in arancione anche la Campania.

La proposta è di far partire le restrizioni su tutto il Paese dal 25 febbraio. Sarebbe una mediazione con l’ipotesi di lockdown generale proposto dal professor Walter Ricciardi e durerebbe all’incirca tre settimane. Ciò che preme ora gli esperti è di bloccare la diffusione di nuove varianti. Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute, infatti, sono al lavoro per comprendere se siano necessari dei correttivi di fronte alla variante inglese che ha una maggiore velocità di trasmissione. Una ipotesi è quella di abbassare gli indici che fanno scattare la fascia arancione (oggi l’Rt a 1 più altri fattori) e la rosso (Rt a 1,25). Si potrebbe abbassare dello 0,1-0,2 i due valori limiti.

Il professor Rezza, nella conferenza stampa, ieri ha insistito su un’urgenza: dobbiamo dare la caccia alle varianti, isolarle ed evitare che si espandano in tutto il Paese. Non vale tanto per la inglese, che diventerà quella dominante (per fortuna non aggira il vaccino e non è più letale, anche se correndo più velocemente può causare molte vittime), ma per quelle brasiliana e sudafricana che possono essere ancora circoscritte.

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