A seguito dell’aggressione avvenuta al rider si è mobilizzato il mondo del lavoro, quello della politica, la società civile e la chiesa. Fatti violenti che hanno aperto una discussione su diversi livelli tra cui i rischi e la tutela del lavoro del rider. Sono scesi in strada questa mattina i colleghi dell’uomo dello scooter utilizzato per le consegne. 

Non solo il problema del lavoro, ma anche quello di giovani dediti alla criminalità. 

Ragazzi che non investono in professionalità, piuttosto nella violenza e nel malaffare. 

Erano minorenni i giovani coinvolti nella violenta rapina, uno di questi fa sapere attraverso il suo legale che vorrebbe chiedere scusa alla vittima. “ Ha sbagliato -sostiene l’avvocato- ma non è un criminale. La sua famiglia è distrutta, lui è figlio di persone perbene – spiega il legale-  Più che rapina i fatti sembrano un atto i bullismo preparato dal branco”. 

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