Mancano appena tre giorni al ritorno a scuola. Ieri lo stesso Giuseppe Conte ha fatto sapere tramite le agenzie di stampa che la riapertura degli istituti scolastici superiori non è in discussione.

Scuola, Regioni sul passo di rinviare apertura

Il programma del governo prevede per il 7 gennaio il rientro in classe del 50% degli studenti, mentre se in seguito la curva dei contagi sarà sotto controllo, dal 18 gennaio si potrebbe arrivare al 75% delle presenze.

Tra le regole previste per il rientro in classe ci saranno poi scaglioni di ingresso e uscita con lezioni fino alle 16 e, a turno, il sabato. Le scuole superiori avranno anche le ore ridotte: non più i sessanta minuti per ciascuna materia, ma 45-50 minuti.

Poi c’è la questione dei trasporti pubblici: i piani di azione sono stati affidati ai prefetti che dovranno garantire il servizio con capienza ridotta al 50%.

Si attende ordinanza di De Luca e di altri governatori

Intanto Regioni si stanno organizzando e lavorano a ordinanze che rinvieranno l’apertura. Il primo a muoversi è stato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha già deciso di scaglionare il ritorno a scuola, partendo da elementari e materne per andare a regime a fine mese.

Della stessa opinione anche il governatore della Puglia Michele Emiliano, che potrebbe però valutare la possibilità di lasciare alle famiglie la scelta sul ritorno in classe o la Didattica a Distanza e che intanto pensa di ritardare tutto di una settimana. Luca Zaia in Veneto invece pubblicherà oggi un’ordinanza di rinvio della ripresa delle superiori.

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