salvatore palombo ucciso dal cognato casola di napoli

Arriva a una svolta l’omicidio di Salvatore Palombo, 44 anni, ucciso con una coltellata a Casola, piccolo comune della penisola stabiese. Nella serata di ieri i carabinieri hanno fermato il cognato, Umberto Longobadi. Sarebbe stato lui ad ammazzare Palombo.

Casola, uccide il cognato a coltellate: “Faceva avances alla figlia”

Il dramma si è consumato ieri pomeriggio alle 17. Le prime a litigare, in via Vittorio Veneto, dove risiedono entrambe le famiglie, sarebbero state le rispettive mogli del carnefice e della vittima. Poi la discussione sarebbe degenerata e avrebbe coinvolto gli uomini. A quel punto Longobardi – piccoli precedenti per droga – avrebbe afferrato un coltello da cucina e avrebbe colpito a morte il cognato con una serie di fendenti all’addome.

Salvatore Palombo sarebbe stato poi lasciato all’esterno del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia da un soggetto non ancora identificato. Dopo i tentativi dei medici di tenerlo in vita, sarebbe spirato poco dopo per dissanguamento. L’uomo, capo officina di una concessionaria di autovetture, lascia moglie e tre figli.

Fermato Umberto Longobardi

Dopo indagini lampo, i Carabinieri della compagnia di Castellammare, coordinati dai militari dell’Arma di Gragnano, hanno fermato il cognato della vittima, ora gravemente indiziato di omicidio. Ad innescare il litigio presunte avances o attenzioni morbose che Palombo avrebbe riservato alla figlia di Longobardi. Un movente che andrà accertato per capire quanto di fondato ci sia nei motivi che avrebbero spinto Longobardi, in preda a un raptus di follia, ad aggredire mortalmente il cognato. Cosa succedeva tra le mura domestiche? La vittima aveva avvicinato la nipotina? Aveva manifestato passioni insane nei suoi confronti? E Longobardi come l’avrebbe scoperto?

A questi interrogativi proveranno a rispondere gli inquirenti, a cui tocca la responsabilità di chiarire i contorni di una vicenda complessa, che si muove tra risentimenti personali e vicissitudini familiari. La stessa presunta vittima delle avances di Palombo, cioè la figlioletta di Longobardi, potrebbe essere ascoltata dai magistrati per fare luce sul restroscena del delitto. Intanto le attenzioni sono concentrate sulla tragedia che si è consumata ieri in un tranquillo pomeriggio di “zona rossa”.

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