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Uno studio cinese pubblicato da Nature fa sapere che una persona infetta contagia in media il 30% dei familiari. Lo ricorda su “Nature” Stefania Boccia, ordinario di Igiene all’Università Cattolica, campus di Roma.

In questi giorni di festa che iniziano oggi, la paura è che proprio le riunioni familiari possano essere veicolo di contagio. E’ per questo che il governo e gli esperti raccomandano di evitare assembramenti, riunioni di famiglia soprattutto per evitare la terza ondata di gennaio. La scoperta della nuova variante inglese del virus, non fa che rafforzare i moniti degli esperti.

Studio su contagi famiglia

La stagione invernale è sicuramente la più rischiosa sia perché il virus si diffonde più facilmente per via aerea (col clima caldo e umido dell’estate le particelle virali tendono a cadere più rapidamente a terra), sia perché la gente passa più tempo al chiuso. “Per questo – spiega Boccia, autrice anche di un articolo pubblicato su Frontiers of Public Health su questo tema – è molto importante quando si sta con altre persone in una stanza, indossare la mascherina, mantenere una distanza di almeno due metri e lasciare sempre una finestra o una porta aperta per consentire un adeguata aerazione. L’aria stagnante consente al virus di restare nell’aria che respiriamo più a lungo”.

Le raccomandazioni sono ormai sempre le stesse dall’inizio della pandemia e vanno dall’utilizzo della mascherina quando ci troviamo con persone con le quali non conviviamo. Fondamentale il ricambio d’aria quando si soggiorna in un ambiente per più di un’ora.

Evitare in tutti i modi i luoghi affollati, anche al supermercato, cercare di non andare nelle ore di punta.

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