Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima. Però così non si può andare avanti. È già successo in passato: le ordinanze sindacali a Giugliano non sono rispettate, spesso e volentieri sono solo indicazioni per le persone di buona volontà.

Ordinanze non rispettate a Giugliano

Negli anni scorsi in tanti hanno deriso le ordinanze anti botti: in tutte le notti giuglianesi venivano sparati fuochi d’artificio senza nessun problema.

Questa settimana è andata peggio. Il sindaco aveva prorogato lo scorso 30 novembre sino al 15 le disposizioni che prevedevano le piazze chiuse e i giovani non accompagnati a casa. Le misure che gli avevano fatto guadagnare interviste e articoli dei media nazionali.
Ma di fatto in tanti non hanno rispettato le norme. Sabato sera c’erano giovani per strada e domenica mattina (oggi) la più visibile delle violazioni. Le piazze che dovevano essere ancora off-limits (per non parlare di Piazza Annunziata che addirittura è un parcheggio) sono stracolme di gente che si gode un pallido sole.
Molte non sanno nemmeno di stare violando una disposizione del sindaco e di essere passibili di una multa fino a 1000 euro. Addirittura alcuni non hanno neanche la mascherina.
Di certo non possiamo pretendere che il primo cittadino faccia il vigile urbano e allo stesso modo non possiamo immaginare che la polizia municipale possa senza uomini e mezzi svolgere il suo ruolo in maniera efficace.
Non è chiaro però perché stamane qualcuno dal comune non abbia provveduto a delimitare le piazze come fatto nei giorni scorsi o perché non siano stati organizzati controlli più severi.
O nel peggior dei casi perché non sia stata sospesa l’ordinanza visto il passaggio a zona arancione. Così facendo, le piazze piene di oggi e i botti di ieri mandano in fumo quel poco di credibilità che resta alle nostre istituzioni.
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