Ponte Lambro. Una volta aveva afferrato la sua bimba di tre mesi per un pannolino, facendola penzolare fuori dal balcone. Un’altra l’aveva avvolta nelle lenzuola fin quasi a soffocarla.

Afferra per un pannolino la figlia di 3 mesi e la fa penzolare dal balcone

Sono solo alcuni episodi di maltrattamento a cui un uomo di 42 anni ha sottoposto sua figlia, picchiando e aggredendo la madre che cercava di difenderla.

A darne notizia è Il Giorno. Ieri è stato rinviato a giudizio dal gup di Como Laura De Gregorio, su richiesta del pubblico ministero Antonio Nalesso. I maltrattamenti di cui l’uomo è accusato sarebbero avvenuti tra 2017 e 2018, quando la bimba aveva pochi mesi di vita.

Ma nel frattempo l’uomo è finito in carcere per un’altra grave vicenda. Ieri, in videocollegamento, ha scelto di andare a processo, con inizio fissato a luglio: in una memoria depositata dal suo avvocato, ha cercato di difendersi, e di negare le accuse che gli sono state rivolte dalla compagna.

Le aggressioni

La prima aggressione sarebbe avvenuta a giugno 2017, quando la bimba aveva un mese di vita. L’uomo aveva stretto la piccola all’interno di un lenzuolo, mentre minacciava la compagna di non avvicinarsi.

Ad agosto, durante una discussione, aveva preso la neonata facendola penzolare dal balcone, mentre gridava che l’avrebbe ammazzata, gettandola poi sul materasso con forza, fino a farla vomitare. Qualche tempo dopo, quando aveva dieci mesi, l’aveva lavata con acqua ghiacciata, mandandola in ipotermia.

Tutti episodi durante i quali la compagna riceveva botte e minacce, quando cercava di difendere la bimba e di strapparla dalle mani del padre. Più volte la donna è finita in pronto soccorso per i traumi causati dalle percosse, fino a decidersi a sporgere denuncia. All’epoca i maltrattamenti erano cessati con l’arresto del quarantaduenne, per un reato commesso fuori provincia, ma ora l’uomo dovrà rispondere delle accuse di maltrattamento commesse in danno della figlia piccola.

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