Il ministero dell’Economia pensa a far slittare la dichiarazione dei redditi di novembre e, vista l’emergenza Covid, anche il secondo acconto Irpef relativo al 2020.

Dichiarazione dei redditi e acconto Irpef verso il rinvio

Il viceministro dell’Economia Pier Paolo Baretta dice oggi al Mattino che il tema è sul tavolo e si sta discutendo di come articolare gli interventi, ma anche l’Agenzia delle Entrate dovrà dire la sua su come muoversi.

A spingere per il rinvio ci sono ragioni anche tecniche, spiega il quotidiano: i commercialisti chiedono da tempo proroghe perché l’emergenza ha complicato il lavoro degli studi. Tra i banchi dell’opposizione c’è chi chiede al governo una pace fiscale: “Serve – ha detto Silvio Berlusconi – un anno bianco fiscale, con lo stop a ogni pagamento di tasse e tributi”.

Entro il 30 novembre vanno versati gli acconti Irap, Ires e Irpef, a meno che non si risieda in zona rossa: in questo caso il termine slitta al 30 aprile per i contribuenti soggetti agli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale.

Il decreto Agosto aveva stabilito che avrebbero beneficiato del rinvio solo i contribuenti che avevano avuto un calo del fatturato pari a un terzo.

Con il rinvio dei pagamenti esteso a tutti si avrà l’opportunità di potersi basare su consuntivi e dati certi per i calcolo degli acconti e non sullo storico dei redditi del 2019 che per via dell’emergenza non è più indicativo per molte attività che hanno avuto i guadagni ridotti o azzerati nel corso del 2020.

Al contrario, almeno per ora, non sono previsti rinvii sul fronte della pace fiscale: in altre parole le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio (in scadenza il 10 dicembre) dovranno essere pagate puntualmente.

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