Monta la rabbia dei ristoratori e dei pizzaioli napoletano di fronte all’istituzione del coprifuoco. Da domani, infatti, alle ore 23 scatterà su tutto il territorio regionale la nuova ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che impone il divieto di spostamento per i cittadini residenti e la serrata per i locali.

Napoli, protesta dei pizzaioli: “Così è impossibile”

“Da noi si cena alle 21.30 o alle 22, qui a Napoli è impossibile far conciliare la ristorazione con il coprifuoco”, dichiarano alcuni pizzaioli del centro storico a Pomeriggio Cinque, trasmissione pomeridiana di Canale 5. “Così è impossibile andare avanti. Stiamo andando al collasso, il nostro impegno viene vanificato. Noi ci mettiamo il cuore ma forse non basterà. Noi chiediamo soltanto di farci lavorare rispettando le regole e assicurando la sicurezza di tutti i nostri clienti”.

“A che serve rimanere aperti se dobbiamo morire con una lenta agonia?”, denuncia a Il Mattino Vincenzo Capasso, titolare della pizzeria Casa Capasso in via dei Tribunali. Insieme con lui altri luoghi simbolo di Spaccanapoli, come Di Matteo, Dal Presidente, I Masanielli, Donna Sofia e Gerolomini, pronti a gettare la spugna di fronte al collasso della categoria a causa delle nuove restrizioni di Regione e Governo. Già da ieri gli imprenditori hanno lanciato una provocazione: “Se non potremo più pagare neanche i nostri lavoratori, a chi andremo a chiedere soldi indebitandoci, se le istituzioni non ci sostengono?”.

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