Ci saranno altre chiusure. E’ questa la misura al vaglio del Governo da inserire nel prossimo DPCM. Resta solo da capire a “chi tocca”. Dopo la stretta su bar e ristoranti e dopo l’istituzione del coprifuoco in Campania, Lombardia e nel Lazio, i commercianti temono ulteriori provvedimenti a loro carico.

Dpcm, le prossime chiusure: toccherà a Sale giochi, palestre e centri commerciali

Le prove generali sono state già fatte in Piemonte, dove la Regione ha disposto la chiusura dei centri commerciali, ritenuti a rischio assembramento soprattutto per i giovani. Il Corriere della Sera ha però anticipato quelli che potrebbero essere i locali oggetto di una serrata obbligatoria. Con l’aggravarsi della curva dei contagi, potrebbe arrivare lo stop a sale giochi, ritenuti dai virologi luoghi di aggregazione e quindi potenziale moltiplicatore dei contagi. È ritenuta un’attività non essenziale, anche se i mancati introiti provocherebbero danni pesanti all’erario.

Sta scadendo anche la settimana concessa dall’Esecutivo a palestre e piscine per adeguarsi ai protocolli anti-contagio. Al momento i controlli effettuati dai carabinieri dimostrano che, nella maggior parte dei casi, sono luoghi a norma. Il Governo sta valutando di rendere obbligatorie precauzioni finora facoltative, come la misurazione delle temperature e lo scaglionamento degli ingressi. Tuttavia, se la situazione dovesse precipitare nei prossimi giorni, anche questi luoghi saranno sacrificati per contenere la diffusione dei contagi.

Infine potrebbe arrivare una stretta nazionale sui centri commerciali, almeno nel fine settimane. L’esperimento è stato già condotto in Piemonte. Rimarrebbero aperti dunque soltanto i negozi di generi alimentari e le farmacie presenti all’interno.

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