“Non possiamo perdere tempo. Dobbiamo agire per mettere in campo per scongiurare un nuovo lockdown. L’Italia non può permettersi una nuova battuta d’arresto che finirebbe per compromettere l’intero tessuto economico”. Lo ha detto il premier Conte in conferenza stampa, durante la quale ha spiegato le nuove misure contenute nel nuovo Dpcm.

Dpcm, le nuove misure

Vediamo quali sono le nuove disposizioni governative. “I sindaci potranno chiudere vie o piazze dove si possono creare assembramenti. Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli. Se il consumo non avviene ai tavoli, l’apertura è consentita fino alle 18. Invece l’asporto è consentito fino a mezzanotte”, spiega il presidente del Consiglio.

“Nei ristoranti massimo sei persone per tavoli. I locali dovranno mettere cartelli in cui indicano il numero di persone massimo che può stare nel locale. Nessuna limitazione di orari per i servizi di ristorazioni presenti nei pressi degli aeroporti o lungo le autostrade. Per le sale bingo le aperture sono limitate fino alle ore 21. Le attività scolastiche continueranno in presenza. Per gli istituti tecnici e licei verranno favorite modalità ancora più flessibili, con ingressi a partire dalle ore 9 e possibilmente con turni pomeridiani. Vietato lo sport a livello amatoriale, e non sono consentite gare a livello dilettantistico di base. Rimarrà consentita le attività sportive a livello professionistiche. Sono vietate sagre”, ha aggiunto il premier.

“Per quanto riguarda le palestre c’è stato un intenso dialogo anche con il cts: daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e per verificarne il rispetto. Se questo avverrà non ci sarà ragione per sospendere le palestre. Altrimenti per la settimana prossima saremo costretti a sospendere le attività in palestra e in piscina”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

“In questi mesi abbiamo lavorato intensamente – spiega Conte -. Abbiamo raddoppiato i posti in terapia intensiva e sub intensiva. Siamo partiti da zero per la mascherina, ma adesso ne produciamo ogni giorni 20 milioni. Siamo tra i pochi paesi del mondo a distribuire ogni santo giorno le mascherina agli studenti. Abbiamo distribuito fin qui mascherine, ventilatori e maschere d’ossigeno. Le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti ed amici. In queste situazioni occorre massima precauzione”, ha concluso il premier.

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